hot spot 2 / Torino, Trento e molto di più
Posted by franco carlini su 30 novembre, 2006
Il comune Torino ha sviluppato un circuito di locali che si trovano in centro città e sono riconoscibili dalla vetrofania webcafè&restaurants dove è attivo un servizio di navigazione senza fili, con il quale consultare i siti web, acquistare on line, leggere la posta elettronica in tutta sicurezza. E’ uno dei risultati della trasformazione della città in occasione delle Olimpiadi invernali.
Quanto ai costi, è stata scelta una formula mista: la consultazione delle pagine di Regione, Comune, università e altre istituzioni è gratuita mentre per la navigazione sulla rete Internet in senso lato si pagano delle tariffe competitive: 10 euro per 20 ore o 25 euro per 50 ore, le tessere prepagate si possono acquistare anche i rete.. Entro fine anno l’infrastruttura wireless comunale si amplia integrando una decina di luoghi pubblici d’interesse per i cittadini.
Gli hot spot pubblici gratuiti comunque avanzano a passo di carica un po’ in tutta Italia.
A Trento il servizio di connessione a banda larga è stato inaugurato lo scorso maggio in occasione della prima edizione del Festival dell’Economia. Nei primi 6 mesi di attività sono oltre 1700 gli utenti registrati.
A Rovereto nel febbraio 2004 il comune ha inaugurato tre hot-spot in luoghi di interesse pubblico, ora diventati 12.
La settimana scorsa è stato approvato dalla giunta comunale di Termoli la realizzazione di un progetto di hot spot pubblico gratuito a piazza degli Insorti d’Ungheria. Le iniziative effettivamente dilagano e un catalogo aggiornato non è possibile se non fidando sulla disponibilità di chi le conosce.
Per questo i lettori sono invitati a contribuire con le informazioni che conoscono. Possono farlo inviando un commento alla pagina Hot Spot. Appena possibile la trasformeremo in un sistema wiki, dove le informazioni siano inserite direttamente.
kurai said
Di Genova non si sa nulla? Nessuno ne ha nemmeno mai parlato. Va bene essere la regione più vecchia d’Italia, ma gli unici progetti dei quali sono a conoscenza sono quelli di qualche Facoltà e la condivisione della connessione di pochi foneros (con tutti i problemi legali del caso)… Mi sembra un po’ poco per favorire l’innovazione tecnologica.