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Meglio Wiki che Blog

Posted by franco carlini su 31 Maggio, 2007

 

F. C.

Blog, parola da abbandonare, perché ormai troppo generica e già logorata dal suo stesso lusinghiero successo Ma anche per il formato stretto e impoverente, dove i testi a-gerarchici, cioè tutti uguali nel loro apparire, sono forse all’insegna della democrazia (scelga il lettore e non l’editore cosa è importante), ma anche il massimo del piattume indifferenziato. Quanto agli autori poi, alcuni blogger sono spesso autoreferenziali e narcisi (non tutti, per carità), e la blogosfera che ne risulta è dunque una parte soltanto, e minore, della più vasta sfera pubblica che vive nell’internet globale. In molti blog, così come in tantissimi forum, scatta poi un meccanismo di autosegregazione e di conflittualità amico-nemico. La segregazione significa frequentarsi solo tra chi è già d’accordo, il che genera quel fenomeno psico-sociale chiamato groupthink che impedisce non si dice di capire, ma anche soltanto di vedere il punto di vista diverso. La dinamica amico-nemico è l’estremo opposto, specie nei forum: non si argomenta per convincere e ascoltare, ma si esibiscono certezze e tifoserie. E’ il guaio dell’eccesso di identità che mentre rafforza e compatta una comunità, al tempo stesso erige barriere contro chi non ne fa parte, che siano i tifosi della squadra avversaria o quelli con la pelle troppo scura o troppo chiara. Tutti questi meccanismi si erano già visti fin dai tempi dei primi Newsgroup Usenet e delle Comunità Virtuali, ma oggi appaiono accentuati grazie al fatto, positivo, che è cresciuta la popolazione della rete e che il web è finalmente «scrivibile» e non solo «leggibile». Per tutti questi motivi potrebbe essere sensato abbandonare la parola e cominciare a praticare qualcosa di più ricco e discorsivo dove non si parli per parlare, ma si parla, e se serve ci si accapiglia, per fare, ovvero per cambiare lo stato di cose presenti. Quello era il modo di interazione aperto con cui l’Internet è stata costruita. Ora per fortuna abbiamo i wiki e gli elaboratori di testi in rete (come http://docs.google.com/) che permettono modalità di lavoro in comune L’internet produce continue invenzioni tra le quali l’ambiente (cioè noi stessi) selezionerà le più adatte.

10 Risposte to “Meglio Wiki che Blog”

  1. prestiti said

    Il tanto amato Blog, come diario virtuale o libero flusso di pensiero da contividere con tutti gli internauti è forse ora mai svalutato. Troppi, troppo, e tanti poco utili.
    WIKI, forse il futuro, fino a quando anche questi berranno inflazionati

  2. […] parla Franco Carlini qui, ma anche sul manifesto, giusto per dire che si tratta di una riflessione interna ed esterna alla […]

  3. paolosub said

    Bell’intervento. Carlini, sei sempre bravo. La rete ha un grande potenziale di democratizzazione del mondo, ma non basta una tecnologia a cambiare le modalità di relazionarsi delle persone. Ciò che è veramente importante è che internet continui sempre a rimanere uno spazio di espressione del tutto libero. I blog serviranno (così come sono serviti) a veicolare informazioni che i media “mainstreaming” non vogliono o non possono pubblicare. Anche i wiki sono molto interessanti, e lo dimostra soprattutto la Wikipedia. Però, anche in questo caso, non riponiamo troppe aspettative su una tecnologia, così come è stato fatto prima per i newsgroup, poi per i forum, e dopo per i blog.
    paolo subioli

  4. LorenZo said

    Wiki non e’ una tecnologia, ma un concetto, un tipo di servizio.
    E le sue applicazioni potrebbero andare molto al di la’ dell’ottima wikipedia. E i suoi compagni open-source, crowdsourcing hanno sicuramente piu importanza dei blog che pero’ non sono ancora finiti e sopratutto hanno avuto il merito di mostrare a tantissimi come il web non e’ solo da “leggere” ma anche da creare.

  5. Franco, ciao

    A me piacciono sempre le tue parole critiche e “selvatiche” (alla De André, per intenderci ;), e credo che di una riflessione critica una certa blogosfera italiana avrebbe bisogno

    Ma è anche vero che ognuno nel blog fa quello che vuole, è il suo bello. Per di più, se consideriamo il blog come concetto esteso (blog – tumblr – twitter – etc) siamo semplicemente di fronte a un flusso di parole che non è necessariamente “informazione” in senso classico

    Certo ci sono gli eccessi (just for fun: hai visto la vignetta di calvin che ho pubblicato qua http://www.infoservi.it/dblog/articolo.asp?articolo=431? :), da una parte, ma dall’altra parte ci sono i grandi numeri, il fatto che “blogosfera” è concetto ingannevole perché delinea un fenomeno in realtà non descrivibile

    Anche io (o, almeno, io) ho un approccio funzionale a questi strumenti. Cerco di selezionare le cose da leggere e quelle da scrivere, e quindi apprezzo molto il tuo ragionamento sul wiki e gli altri strumenti di gruppo

    Ma se leggessimo il fenomeno blog (e gli altri correlati) semplicemente in chiave entertainment / leisure? Forse apre diverse prospettive…

    Un caro saluto

  6. berny said

    l’importante e’ avere piu’ strumenti, poi, appunto, “l’ambiente (cioè noi stessi) selezionerà le più adatte” — dove piu’ adatte va inteso rispetto all’individuo o alle situazioni specifiche, non come un’univoca imposizione

    cosi’ come le letture delal blogosfera, entertainmente inclusa, possono (e devono) essere molteplici, altrimenti che senso avrebbe?

    e comunque inviterei a usare tool al di fuori dalla scuderia google, per ovvi motivi di quasi-monopolio; anziche’ docs, ad esempio, io uso e preferisco zoho.com

  7. I Vlog e i Wiki si assomigliano e hanno dei punti in comune. Gli aggiornamenti vengono gestiti in maniera rapida e “comunitaria”. Ad essere favoriti sono, per entrambi , i commenti dei lettori. Vengono stimolate le nascite di community. Grazie ai Blog, i Vlog e i Wiki, si affaccia nel panorama della comunicazione una vera filosofia. Gli utenti possono condividere le informazioni e entrare in uno spirito di “collegialità”. La comunicazione si accresce e rispecchia i principi di gratuità, accessibilità e unione di intenti. Tutte le comunità wiki, ad esempio, acquisiscono nozioni comuni e creano un crogiolo di conoscenze e di pratiche di lavoro.

    se vi va parliamo su: http://www.showfarm.com/showfarmblog/
    CIAO!!!!!!

  8. […] Sarà per questo che i blog di wordpress sono tutti uguali (ne parlava anche Franco Carlini in un postdel 31 maggio)? Forse i blogger sono in effetti un popolo di low-tech oppure ci tengono poco a […]

  9. […] e anche fatto sentire un po’ più vecchio. Perchè adesso tocca a noi raccogliere la sua eredità critica sulla Rete italiana e non disperderla. Sia chiaro, io molto spesso non ero d’accordo con lui. […]

  10. […] ma un soggetto attivo e finanche il “web è finalmente scrivibile, non solo leggibile” per dirla con Franco […]

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